contratto per il web

Il Contratto per il Web di Tim Berners-Lee

9 punti per rendere la rete un luogo migliore e più sicuro

Il web, secondo il suo fondatore Tim Berners-Lee, è stato creato per unire le persone e per rendere disponibile a tutti la conoscenza. Oggi però ci sono ancora molte presone che non riescono a usufruire di tutti i suoi vantaggi e, purtroppo, alcune altre che lo utilizzano per i motivi sbagliati (truffare, offendere, diffondere fake news ecc.) Per questo motivo la Web Foundation di Berners-Lee ha redatto un nuovo Contratto per il web, un piano d’azione globale che suggerisce a governi, aziende e singoli individui le pratiche da mettere in atto per tornare al giusto utilizzo del web.
Vediamo insieme i 9 punti principali di questo contratto.

Governi

1. Assicurarsi che tutti i cittadini possano connettersi a internet e partecipare alla vita online

Per ottenere questo risultato i governi dovranno per prima cosa porsi come obiettivo la diffusione su larga scala della banda larga e delle conoscenze tecnologiche di base. Potranno favorire entrambe grazie a interventi e sovvenzioni per l’ampliamento della copertura, per lo sviluppo di imprese 4.0 e per corsi di formazione dedicati ai cittadini.

2. Rendere sempre disponibili tutti i contenuti del web

In questo ambito i governi devono impegnarsi su scala internazionale per garantire che l’accesso ai contenuti web sia sempre possibile nel rispetto della legge, e che non ci siano interventi di censura politica, religiosa o di qualsiasi altro genere. Devono inoltre permettere ai cittadini di segnalare facilmente i contenuti illegali e che vanno contro i diritti umani e favorire l’apertura e la competizione nell’accesso a internet e nella pubblicazione di contenuti.

3. Rispettare e proteggere la privacy online dei cittadini

In questo modo tutti potranno utilizzare internet sentendosi liberi, sicuri e senza paure. Per ottenere questo risultato i governi dovranno rafforzare le misure di sicurezza dei dati, promulgando leggi chiare e dettagliate che prevedano anche in quali modalità i dati possano essere trasmessi in caso di estrema necessità, sempre nel rispetto dei diritti dei cittadini.

Aziende

4. Rendere internet conveniente e accessibile a tutti

Secondo il contratto per il web anche le aziende devono fare la propria parte, sviluppando strategie che includano i bisogni di tutti i gruppi di utenti, garantendo un sistema di interazione e customer care efficace e multilingue, impegnandosi a mantenere attiva e migliorare costantemente la qualità dei servizi online offerti.

5. Rispettare e proteggere la privacy e i dati personali

Anche le aziende, così come i governi, sono chiamate al rispetto della privacy. Per questo devono concedere a tutti la possibilità di accedere, modificare e cancellare i propri dati in qualsiasi momento e allo stesso tempo garantire che siano sempre conservati in luoghi sicuri e utilizzati solamente per gli scopi a cui gli utenti hanno acconsentito.

6. Sviluppare tecnologie che supportano il miglioramento dell’uomo

Rientrano in questo ambito tutte quelle azioni volte a condividere con la comunità i propri metodi di lavoro, supportare un’interazione inclusiva con la propria community, favorire la diffusione della conoscenza, della cultura e della scienza “nascosti” dietro lavoro quotidiano.

Singoli individui

7. Essere creatori e collaboratori sul web

Il primo compito che il contratto assegna ai singoli individui riguarda la partecipazione attiva nello sviluppo del web e dei suoi contenuti. Ad esempio i cittadini possono promuovere l’uso di licenze aperte per condividere informazioni di interesse pubblico, richiedere che la tecnologia sia accessibile per tutti o tradurre contenuti in lingue minoritarie.

8. Costruire community che promuovano un dibattito civile e rispettoso della dignità umana

Mantenere i dibattiti su un tono civile e rispettoso delle idee differenti è il primo passo per un web davvero inclusivo. Per questo i singoli cittadini devono impegnarsi a metterlo in pratica e ad insegnarlo alle nuove generazioni. È anche importante ergersi a difesa dei più deboli online e segnalare a chi di dovere le situazioni potenzialmente pericolose.

9. Combattere per il web

In questo modo il web potrà rimanere aperto e disponibile per tutti anche in futuro. Per essere un cittadino attivo sul web si può intervenire in più modi: creando consapevolezza sulle minacce alla libertà del web o alla sua strumentalizzazione da parte di Stati o altre entità, supportando organizzazioni e aziende che sostengono l’uso del web come diritto fondamentale e bene pubblico, coinvolgendo rappresentanti politici e aziende per garantire l’applicazione e la diffusione del Contratto per il web.

Tim Berners-Lee ha voluto fare un appello diretto a tutte le persone che navigano su internet affinché si uniscano per “sostenere il Contratto per il web. Perché il modo migliore per cambiare le priorità e le azioni di chi è al potere è parlarne da ogni angolo del mondo e richiedere il web che vogliamo”. Il contratto può essere sottoscritto come azienda o come individuo. Sei pronto a firmarlo anche tu?